L’importanza della Luna è chiara: la Luna ci colpisce, sempre. Giriamo l’angolo ed eccola lassù, brillare appena fa buio. Ci colpisce, sempre, puntuale al suo appuntamento notturno, con il suo crescere ed il suo calare. La Luna cambia, si modifica, si nasconde per poi riapparire. È energia Yin, femminile, nel senso che è ricettiva, accogliente. È il materno, l’inconscio, l’infanzia, l’emotività e l’empatia. Rappresenta la capacità di adattamento emotivo alla vita, l’attaccamento alla famiglia e alle proprie origini.

La Luna è quell’immenso e misterioso regno che abbiamo dentro di noi, la cui esistenza non possiamo negare, ma che è spesso così difficile da comprendere. È quella parte magica che ci fa sentire amore, paura, gioia, gelosia, rabbia, felicità, indignazione, leggerezza, espansività, meraviglia… e tutte le varietà di risposte affettive ed emotive che ci rendono ciò che siamo.

Se andiamo ancora più a fondo scopriremo che la Luna è molto di più, è quel luogo magico dove ci ritiriamo quando siamo stanchi, affranti e tristi. È il modo con cui ci prendiamo cura di noi. Attraverso la Luna possiamo abbandonare il razionale, e ‘sentire’ tutto ciò che non appartiene al mondo reale; la Luna è il sesto senso, l’istinto di pancia che ci fa capire se una persona appena incontrata diventerà una cara amica, oppure se, appena svegli, avremo una buona giornata o meno, tutto questo rientra nel fantastico mondo della Luna.

Come ho già detto, ma mi piace ripeterlo, la Luna è un luogo magico, è il nostro mondo interiore, quello più individuale, dove le leggi non sono così universali, dove il tempo scorre in modo personale, e la ‘logica’ è soggettiva. Per mondo interiore non intendo qualcosa di troppo spirituale e superiore, sebbene queste due caratteristiche siano comunque presenti. È una seconda realtà, opposta a quella esteriore, molto più familiare, sempre presente dentro di noi che arricchisce la nostra interpretazione delle percezioni esteriori.