EQUINOZIO DI PRIMAVERA
L’araldo del nuovo anno Per millenni, gli astrologi hanno segnato l’equinozio di primavera – quando il Sole entra in Ariete – come l’inizio dell’anno
Ultimo dei segni di Aria, l’Acquario è governato da Saturno (Astrologia Classica) e da Urano (Astrologia Moderna). È il segno del lampo di genio, dell’originalità e dell’imprevedibilità. L’Acquario riguarda i gruppi, la società, la fraternità perché di fondo è un segno idealista. Altruista, carismatico, trascinatore di folle grazie alla sua attitudine da visionario. È veramente il segno della libertà, della democrazia e dell’uguaglianza, l’Acquario trova la realtà nei propri ideali, proiettato al futuro e spesso occupato a cercare di riordinare il mondo.
Tutte le sue energie ed abilità sono dedite alla meta, all’ideale. Può succedere però che quella coraggiosa fermezza negli ideali diventi ostinato fanatismo. Molto razionale, è talvolta rigido e dogmatico, può attenersi ai propri princìpi, anche quando questi non sono più validi o indicati per una certa situazione. La natura emotiva dell’Acquario è tutt’altro che semplice, sono persone mosse da buoni sentimenti, ma i loro sentimenti li spaventano a morte. Ciò che può essere compreso con la mente è sicuro, tangibile, e può essere elaborato con la ragione. Le emozioni non sono tangibili e vengono così relegate nel regno dell’immaginario. Possono risultare alquanto freddi e distaccati da coloro che cercano emotività e sensibilità. È un segno fisso e questo si traduce in testardaggine, ostinazione e difficoltà a attuare i cambiamenti.
Il professionista astrologo che tiene i consulti astrologici è specializzato in Astrologia e attraverso questa disciplina coadiuvata dall’ascolto, abilità comunicative e le competenze relazionali aiuta a sviluppare le proprie risorse, favorendo le capacità di scelta del consultante, la propria autodeterminazione e autorealizzazione. Il professionista è disciplinato ai sensi della legge 4/2013 e la prestazione erogata non è di natura medico-sanitaria, e non ha quindi in nessun caso valore di diagnosi o terapia. Il professionista è tenuto al segreto professionale sui dati sensibili e le informazioni che potrebbero emergere durante il consulto.
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