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GIOVE

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GIOVE ‘OPTIMUS MAXIMUS’

Giove, in astrologia classica, governa il segno dei Pesci, mentre in astrologia moderna trova il domicilio nel segno del Sagittario. È sempre stato messo in relazione con il principio della protezione divina e dell’abbondanza, ed era conosciuto dagli antichi come il grande benefico, il pianeta della fortuna major, in contrapposizione a Venere, il pianeta della fortuna minor.

Molte sono le divinità nelle antiche tradizioni identificate con Giove, come il dio del tuono e della tempesta, della sapienza, della giustizia, della saggezza e della visione profetica. Giove, la potente divinità romana era il supremo tra gli dèi, Marduk il dio babilonese regolatore del mondo, Thor l’autorevole dio scandinavo del tuono, Indra il dio vedico del tuono e del sole, Zeus il più grande degli dèi dell’Olimpo, a cui obbedivano tutte le altre divinità, Tinia il principale dio etrusco associato a Giove e Thunor l’antico dio del tuono anglosassone che proteggeva il mondo dai giganti e governava le tempeste. Giove era chiamato dai romani ‘Optimus Maximus’, il sommo dio da venerare, dio della luce, della giustizia e verità, padre degli dèi e degli uomini.

Dominava tutti i livelli poiché il suo pensiero comprendeva tutte le cose. Faceva tremare l’intero universo, una vibrazione della sua mano scuoteva l’Olimpo, ed una volta che aveva preso una decisione era irrevocabile. Era munifico e benevolo, pronto ad ascoltare le preghiere dei suoi figli ed esaudire le loro preghiere.

Molti inni e riti nell’antica Grecia erano a lui dedicati, come pure molti templi, spesso collocati in luoghi posti in alto; infatti, le vette delle montagne erano i suoi luoghi sacri. Giove viene raffigurato con il fulmine e lo scettro e accanto al suo trono aureo stanno due coppe traboccanti da cui effonde il bene ed il male. A lui spetta l’ultima parola. Le immagini evocate da queste antiche tradizioni sono importanti per capire il pianeta Giove in astrologia e l’archetipo che esso rappresenta nella carta natale. 

GIOVE: SAGITTARIO – PESCI

Su un piano strettamente pratico Giove rappresenta l’espansione, l’ottimismo, la fiducia in sé stessi, la riserva di vitalità che ognuno ha a disposizione e che contribuisce alla salute dell’individuo. A Giove sono collegati gli studi superiori, l’apprendimento, il viaggio e tutto ciò che è lontano. Rappresenta le opportunità, la fortuna e la ricchezza. Ma non solo la ricchezza materiale, soprattutto quella ricchezza interiore più spirituale che porta ad una maggiore serenità.

Da Giove dipende la felicità dell’individuo, che poi infondo è più uno stato d’animo che non un dato materiale. Infatti, il significato più profondo e psicologico di Giove è la ricerca di una verità superiore e di un’esperienza di unità con l’universo. Il Sagittario punta la freccia in alto verso un obiettivo lontano, che spera prima o poi di raggiungere.

Mentre la rappresentazione della coppia dei Pesci (il secondo domicilio di Giove), nella polarità, rispecchia il doppio movimento energetico, opposto ma complementare. E rivela il conflitto dualistico dell’essere umano, libertà individuale-vita sociale, conflitto-equilibrio, salvezza-perdizione, bene-male, ed è proprio questo che l’uomo deve arrivare a capire: è nel conflitto stesso che consiste la natura umana e la natura delle cose. L’uomo è le sue antitesi, le sue perenni conflittualità ed è solo accettandole che avviene la trasformazione e la maturazione nel riuscire a conciliare queste polarità. Ecco che con i Pesci, ultimo segno dello zodiaco, c’è l’integrazione dell’umano con il divino, la riunificazione totale con il cosmo.

Anche il Sagittario è un segno doppio, il centauro, metà uomo metà cavallo, dunque anche in questo segno c’è la perenne ricerca di comunione fra istinto e ragione.

Le qualità gioviane si esprimono a livello mentale in entrambi i segni, che avvertono una forte esigenza di qualcosa che vada oltre la sfera mondana e professionale, qualcosa di più eroico ed elevato che li trasporti oltre, al di là del reale. Però mentre il segno dei Pesci tende a vivere le emozioni in modo totale, il Sagittario si stanca più facilmente dell’emotività e passa all’azione.

GIOVE COME ESPANSIONE

È un fatto relativamente noto tra gli appassionati di astrologia che Giove “si espande” e “moltiplica” qualunque cosa tocchi. Questo può applicarsi agli aspetti che Giove fa con altri pianeti natali, o agli aspetti che fa durante i transiti. Giove, quindi, in molti casi agisce come un “lievito”: aggiunge, diffonde o gonfia la funzione o il significato dei pianeti con cui dialoga.

 I concetti positivi di “abbondanza” e “fertilità” sono quindi associati a Giove: e nell’astrologia antica la ricchezza materiale, la fortuna, la virilità e la fertilità, in generale, si decidevano valutando la condizione di Giove nel tema natale.

I principi gioviani fondamentali di “espansione” e “moltiplicazione”, tuttavia, possono anche essere interpretati negativamente se questi concetti vengono osservati in un contesto medico: obesità (cioè “espansione” del corpo), crescita cancerosa (cioè eccessiva moltiplicazione delle cellule) e gli organi ingranditi possono (non sempre) corrispondere a un Giove sfidato, sia nel tema natale che durante i transiti.

GIOVE COME FEDE

Poiché le nostre capacità cognitive sono simboleggiate da Mercurio nel tema natale, la funzione opposta, la fede, è simboleggiata da Giove. Pertanto, quando crediamo senza la necessità di prove empiriche, operiamo dal nostro nucleo gioviano.

Il rapporto di quadratura tra il Segno di Giove, Sagittario, ed i Segni di Mercurio, Vergine e Gemelli, può essere facilmente compreso comprendendo il concetto di “fede”. La fede è proprio la nostra capacità di andare oltre la conoscenza che può essere ottenuta per dissezione e analisi (es. Vergine) o le informazioni che possono essere raccolte per categorizzazione ed etichettatura (es. Gemelli).

Nella sua forma positiva, il concetto di fede fa emergere speranza e ottimismo. Laddove i nostri limiti mentali e la nostra logica calcolata non possono salvarci, può salvarci la grazia di Dio. 

Poiché Giove era l’antico governatore del Segno Nettuniano nei Pesci, può anche simboleggiare la nostra capacità di lasciare andare e lasciar fare a Dio

Tuttavia, c’è una differenza tra Giove e Nettuno nel loro stile di resa: Giove incoraggia l’abbandono alla saggezza di Dio, mentre Nettuno incoraggia l’abbandono all’amore universale di Dio. Quando dobbiamo smettere di pensare o cercare prove e semplicemente accettare qualcosa con un “atto di fede”, stiamo chiamando il nostro Giove. 

Nella sua forma negativa, Giove può simboleggiare il “dogmatismo”, cioè l’illusione che il proprio sistema di credenze sia il migliore, e che si abbia una missione divina di diffonderlo nel mondo o imporlo agli altri. Cristoforo Colombo sarebbe un esempio gioviano appropriato (a prescindere dalla sua carta natale, in quanto la sua data di nascita è speculativa): come esploratore, era una figura gioviana con un forte desiderio di andare “oltre” il mondo conosciuto; quindi, navigò verso orizzonti sconosciuti nonostante tutte le probabilità. Viaggiò a lungo per mare, conservando la fede che sarebbe finalmente arrivato a destinazione, mentre quasi tutto il suo equipaggio aveva perso la speranza. In questo senso, Giove funzionava al meglio: fornendo visione, ottimismo e fede, dove la logica pura non poteva farlo.

Eppure, Giove aveva anche un vantaggio negativo nel caso di Colombo: tralasciando tutte le possibili agende politiche e finanziarie che poteva avere, si potrebbe pensare a una caratteristica gioviana che opera specificamente nel suo carattere: avere piena fiducia nella propria versione di Dio e nella sua propria religione, il cristianesimo. Colombo organizzò il battesimo (forzato) per salvare le anime degli indigeni, che considerava senza Dio, di cui aveva appena scoperte le terre. Pertanto, come risulta evidente da questa storia e da molte altre storie simili, che la fede può essere facilmente portata all’estremo. Un Giove sfidato e non integrato nel tema natale può, infatti, simboleggiare un grado di dogmatismo ideologico e/o estremismo religioso.

GIOVE COME UMORISMO

Come figura mitologica, Giove aveva un’inclinazione all’avventura, ma anche al divertimento e ai giochi (notare il trigono naturale che esiste tra Sagittario e Leone). A seconda se Giove nella carta natale ha buoni aspetti può segnalare un umorismo più o meno pronunciato.   Ad esempio, Giove in segni d’aria tende a godere dell’umorismo verbale, dei giochi di parole o dei giochi linguistici, mentre un Giove nell’elemento terra può trovare più divertenti la pantomima o la commedia fisica. Charlie Chaplin, ad esempio, aveva il suo Giove natale nel Segno di Terra del Capricorno, e in effetti ha perfezionato l’arte dell’espressione umoristica facendo affidamento sul suo corpo e senza usare parole, facendo dell’umorismo il suo elemento distintivo.

GIOVE COME SIGNIFICATO

Religione e Filosofia sono state spesso intese come temi gioviani: dopo aver completato la resurrezione psicologica e la mutazione spirituale rappresentate dallo Scorpione e dall’Ottava Casa, arriva la necessità di dare un senso a tutto, rappresentato dal Sagittario e dalla Nona Casa. La religione è un modo per dare un senso alla nostra esperienza umana, e la filosofia è un altro. Come disse una volta lo psichiatra e psicoterapeuta esistenziale austriaco Viktor E. Frankl:

“Tutto può essere preso da un uomo tranne una cosa: l’ultima delle libertà umane: scegliere il proprio atteggiamento in qualsiasi dato insieme di circostanze, scegliere la propria strada”.

A volte, l’unico modo per affrontare un evento traumatico è dargli un significato. Un Giove funzionale nel tema natale può simboleggiare la nostra tendenza interiore a scoprire questo significato e quindi ad andare oltre il trauma. D’altra parte, un Giove poco funzionale nel tema natale può simboleggiare la nostra iniziale esitazione o mancanza di slancio riguardo alla ricerca di un significato in generale. In questo caso, potremmo diventare troppo cinici o troppo rigidi quando si tratta di interpretare gli eventi traumatici della nostra vita. Possiamo inconsciamente privarci del “sollievo” che interpretazioni alternative possono fornirci; quindi, possiamo rimanere “bloccati” nella fase scorpionica senza mai passare alla meno cupa esperienza sagittaria.

GIOVE COME VIAGGIO

Poiché Giove ha a che fare con il viaggio, non solo fisico ma spesso mentale e l’apertura a nuovi orizzonti, può anche mostrare la nostra tolleranza (o mancanza di ciò) per ciò che è considerato “estraneo” o “sconosciuto” in generale. Un Giove funzionale ci spingerà a sentirci a nostro agio con ciò che esiste al di fuori dei nostri orizzonti cognitivi o ideologici, come lingue o culture straniere, religioni o stili di vita stranieri, cibi o tradizioni straniere e in generale tutto ciò che non ci è immediatamente noto. D’altra parte, un Giove con aspetti di tensione mostra disagio nel provare cose nuove nella vita. Potremmo sviluppare un certo grado di xenofobia, o potremmo mancare di tolleranza per coloro che hanno un diverso sistema di credenze, ideologia o stile di vita.

La capacità di “vedere il quadro più ampio” è anche connessa con il simbolismo di Giove in questo senso, poiché rappresenta la nostra capacità di vedere le cose in prospettiva, piuttosto che attenersi a un punto di vista immediato e ristretto. Portato all’estremo, tuttavia, può produrre risultati indesiderabili: vedere la foresta ma non gli alberi. In altre parole, con un Giove sfavorevole nel tema natale, potremmo perdere di vista i dettagli importanti e pratici che devono essere curati.

Se sei interessato a comprendere il tuo tema natale o se hai domande specifiche, puoi prenotare una consulenza o seguire un corso.

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