EQUINOZIO DI PRIMAVERA
L’araldo del nuovo anno Per millenni, gli astrologi hanno segnato l’equinozio di primavera – quando il Sole entra in Ariete – come l’inizio dell’anno
Ultimo segno di Acqua, nei Pesci regna l’immaginazione, il sogno, la poesia, l’arte ma soprattutto lo spirito. Governati dal misterioso Nettuno (Astrologia Moderna) e dal benevolo Giove (Astrologia Classica), la sfida è riuscire a trovare un equilibrio tra il mondo reale ed una sensibilità che non appartiene a questo mondo. Ogni minima variazione nell’atmosfera emotiva viene percepita, e va a modificare il suo barometro interiore. Questo segno è connesso con il regno sconfinato e insondabile delle emozioni, il mondo interiore. Ed essendo il mondo interiore molto soggettivo e misterioso, ecco che molto spesso il segno dei Pesci appare enigmatico, anche a sé stesso. Ha una meravigliosa fluidità e complessità che è insieme affascinante ma anche irritante, è contemporaneamente così tante persone che il tipo razionale e terreno fa fatica a stargli dietro.
Adesso è con voi ma un secondo dopo non c’è più, si è rintanato nell’oceano sconfinato del suo mondo interiore. Il Pesci ha una natura profondamente altruistica e compassionevole, dove il senso di individualità spesso non è ben messo a fuoco per la sua innata empatia e comprensione delle altrui disgrazie e dei dolori della vita.
Il mondo talvolta è troppo crudele e doloroso, ecco che il nativo rifugge la realtà ed ha un forte bisogno di ripararsi nel suo ‘giardino interiore’ dove trova conforto.
È il segno delle dipendenze, sia materiali come alcool, droga, ma anche di quelle emotive. Non è facile vivere con una tale empatia e identificazione verso il genere umano, è molto stancante. Ecco che chi ha forti valori Pesci deve rafforzare il proprio senso d’identità per schermarsi dagli influssi che giungono dall’esterno.
Il professionista astrologo che tiene i consulti astrologici è specializzato in Astrologia e attraverso questa disciplina coadiuvata dall’ascolto, abilità comunicative e le competenze relazionali aiuta a sviluppare le proprie risorse, favorendo le capacità di scelta del consultante, la propria autodeterminazione e autorealizzazione. Il professionista è disciplinato ai sensi della legge 4/2013 e la prestazione erogata non è di natura medico-sanitaria, e non ha quindi in nessun caso valore di diagnosi o terapia. Il professionista è tenuto al segreto professionale sui dati sensibili e le informazioni che potrebbero emergere durante il consulto.
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